primo piano

I presidenti rossoblù: 1979-1993, la prima retrocessione

di Alessio Sarra e Matteo Ragazzida un’idea di Manuel Minguzzi Quarta puntata della cronistoria che ripercorre tutti i presidenti rossoblù dal 1909 a oggi. In questa tappa le Ere Fabbretti, Brizzi, Corioni e Gnudi. Tommaso Fabbretti...

Redazione TuttoBolognaWeb

di Alessio Sarra e Matteo Ragazzida un'idea di Manuel Minguzzi

Quarta puntata della cronistoria che ripercorre tutti i presidenti rossoblù dal 1909 a oggi. In questa tappa le Ere Fabbretti, Brizzi, Corioni e Gnudi.

Tommaso Fabbretti (1979-83), divenne il presidente del Bologna e scelse una bandiera come Marino Perani (ala dei rossoblù per 15 stagioni), per guidare il club alla risalita da quegli anni opachi. Partì bene ('79-'80), rispetto ai suoi predecessori classificandosi ottavo a fine stagione. ma la stagione seguente ('80-'81), chiamò Gigi Radice alla guida della squadra, che si classificò al settimo posto in campionato ed arrivò in semifinale di Coppa Italia. La stagione successiva ('81-'82) accade quello che ogni tifoso non si augurerebbe mai, la squadra retrocede in serie B, per la prima volta nella storia del club. Classificandosi al quindicesimo posto, sotto la guida prima di Burgnich e Liguori poi. L’unica nota positiva di quell’annata, è stato l’esordio di Roberto Mancini, talentuoso trequartista che giocò tutte e 30 le partite di campionato e a fine stagione verrà venduto alla Sampdoria per 4 miliardi di lire. La stagione seguente ('82-'83), rimane il presidente Fabbretti odiato già dalla tifoseria, combina l’impensabile, cambiando tre allenatori, Magni, Carosi e Cervellati. Il Bologna Fc. retrocede dalla serie B, alla serie C1, posizionandosi al diciottesimo posto in campionato. Così Fabbretti lascia il Bologna criticatissimo da tutti i tifosi.