Per quanto concerne la Champions invece l’unica partecipazione risale a sessant’anni fa, quando la squadra guidata da Fulvio Bernardini non riuscì ad accedere al turno preliminare perché sconfitta dall’Anderlecht.
Oggi la gioia che si respira intorno alla squadra non è solo quella di chi ha ritrovato fiducia in essa. Ci sono, infatti, anche coloro che hanno iniziato ad appassionarsi dopo aver riacquisito un certo orgoglio e senso di appartenenza al territorio, che inevitabilmente in Italia passa anche dai traguardi calcistici che la città colleziona. Se il Bologna fa bene in campo, allora, e raggiunge determinati obiettivi, cresce quello spirito di comunità che porta tutti allo stadio.
A ciò si aggiunge, anche, il supporto della tecnologia che oggi solidifica il rapporto tra squadra e tifosi in modi molteplici. Veicola gli aggiornamenti della squadra in tempo reale e favorisce i momenti di aggregazione tra gli stessi tifosi, dentro e fuori il web. Anche il mondo dei pronostici, da sempre parte del divertimento dei tifosi, in rete offre più opportunità con i bonus di benvenuto, che sono sempre variegati per venire incontro a tutti.
Dunque, pian piano anche la città cambia volto. Se le nuove generazioni raccolgono l’entusiasmo del momento, trasformandolo in ricordi per il futuro, quelle meno giovani lo vivono come un senso di riscatto, che non può che avere ripercussioni positive anche sul fronte economico. Pensiamo al sold-out dello stadio, ma anche alla vendita crescente di gadget e accessori legati al Bologna calcio.
Insomma, in un Paese che ancora sogna guardando un pallone che entra in porta, la vittoria in campo diventa un’emozione contagiosa che fa bene proprio a tutti.
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