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Super Bologna, ribalta l’Inter ai supplementari e vola ai quarti di finale di Coppa Italia!

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Anche il secondo tempo è di sofferenza per il Bologna, che tenacemente si difende e trova ancora un Ravaglia superstar. L’unica mezza occasione rossoblù è una girata di destro di Urbanski da appena dentro l’area che parte alta, poi sarà difesa a oltranza sugli attacchi nerazzurri che si fanno sempre più incessanti. Il primo a sprecare è Arnautovic che non approfitta di un errore in disimpegno del Bologna - palla difficile di Ravaglia per Aebischer che la consegna agli avversari - sparando il sinistro a lato. L’episodio decisivo sembra invece arrivare attorno all’ora di gioco con una ingenuità di Corazza che colpisce la palla con il braccio su sviluppi di corner. La Penna non vede ma il Var interviene: rigore. Ed è qui che Ravaglia sale ancora in cattedra parando un incerto penalty di Lautaro al 63’. Inizia la girandola di cambi ma Motta non mette i titolari e sceglie prima El Azzouzi e poi De Silvestri, mentre Inzaghi va con l’artiglieria pesante con Thuram, Barella e Dimarco per cercare di vincerla entro i regolamentari. Il Bologna sopravvive anche ad un paio di tiri deviati che sibilano di poco a lato fino a che Motta sceglie, per gli ultimi dieci minuti, Zirkzee e Ndoye, ma è una fase di partita in cui difendersi con l’Inter che sfiora il gol al minuto 86 con un sinistro di Dimarco che Ravaglia alza sopra la traversa. E’ l’ultima occasione: supplementari. Inzaghi apre l’extratime con il ritorno di Pavard e l’Inter risponde subito con una zuccata di Carlos Augusto che infila l’angolino basso per l’1-0. Sembra l’ennesima beffa al supplementare contro l’Inter, ma con questo Bologna può succedere di tutto. E succede. Nel secondo extratime i rossoblù la ribaltano in quattro minuti, con lo zampino di Joshua Zirkzee. L’attaccante prima sforna un tacco al volo per il sinistro di Beukema per il pari, poi con una giocata spaziale a centrocampo salta Acerbi e lancia Ndoye per lo scavetto che vale il 2-1 e la qualificazione ai quarti. Mancano quattro minuti ma l’Inter non ne ha più e abdica da detentrice del titolo. Che storia.


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