"Lui ci dà sempre una direzione, anche in queste settimane ha sempre avuto l'atteggiamento giusto chiedendoci di attaccare la spina fin da subito. Dobbiamo giocare al massimo le prossime 12 partite. Lui ci chiede sempre un calcio propositivo, mai di attesa, mai passivo. La malattia? Quando l'ho saputo è stata dura fin dal profondo del cuore, lui poi sembrava inattaccabile ed è stato uno choc. Le persone lo vedono sempre duro e adesso che sta meglio bisogna tornare a guardarlo con quegli occhi".
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