Sartori: “Ripartiamo da Motta. Su Arna c’era il Milan. Orso e Nico? Disposti a rischiare”

Arrivato con grandi responsabilità, Sartori ha contribuito al primo salto di qualità del Bologna ma l'Atalanta appare un miracolo difficilmente ripetibile. Sartori però non vuole prendersi tutti i meriti, anzi:

"Avverto la responsabilità e le aspettative, ma non è vero che tutto si racchiude su una figura sola. Una società parte dal magazziniere per arrivare al presidente. Mi sono trovato benissimo sia in società che in città. Ho grande senso di responsabilità e non faccio miracoli. Si lavora tanto assieme ai nostri collaboratori e conta il gruppo perché i risultati si ottengono così. Io sono solo una piccola parte. Mio papà tifoso del Bologna? Sì, non gli ho mai chiesto i motivi ma ricordo quando mi portava allo stadio per vedere il Bologna".

E qui si arriva all'Atalanta: "Il Bologna che ho trovato qui era superiore dell'Atalanta di allora, ma il miracolo Dea non so se sarà ripetibile. Ci sono state lì tutta una serie di coincidenze favorevoli, ma continuiamo a lavorare per portare i rossoblù più in alto possibile. Non farei paragoni con l'Atalanta perché penso sia una storia che non si ripeterà mai più. La piazza di Bologna? Sicuramente esigente e si trascina un po' la storia del grande Bologna, però ti fa vivere, ti segue, risponde con entusiasmo ai risultati e nelle ultime partite abbiamo fatto 26 mila spettatori di media. E' per noi motivo di soddisfazione".