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Samp-Bologna, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 10 gennaio 1999 Sampdoria-Bologna finì 1-1, con le reti di Giuseppe Signori (13') per i rossoblù e Francesco Palmieri (63') per i blucerchiati. In quel campionato di fine millennio fu il Milan ad aggiudicarsi lo Scudetto, il sedicesimo della sua storia, esattamente nell'anno in cui si festeggiava il prestigioso traguardo dei cento anni (dicembre 1899, data incerta).

Fu anche una stagione dagli svolgimenti inaspettati, in quanto tutti si aspettavano l'ennesima marcia trionfale della Juventus Campione d'Italia in carica con l'Inter vincitrice della Coppa UEFA nella stagione precedente a fare da diretta inseguitrice: emersero invece la Fiorentina, guidata dal grande Trapattoni in panchina e dal bomber Gabriel Batistuta, autore di 17 reti in altrettante partite consecutive nel girone d'andata, che consentirono ai viola di laurearsi campioni d'inverno.

L'8 novembre 1998 avvenne la prima svolta, anche se in chiave negativa, in quanto la Juventus, pareggiando per 2-2 sul campo dell'Udinese, perse per infortunio uno dei suoi migliori giocatori, Alessandro Del Piero, che terminò lì la sua stagione.

A far compagnia ai toscani venne fuori la Lazio, allenata da Sven-Goran Eriksson e che aveva come punti di forza gli attaccanti Marcelo Salas (cileno, autore di 15 centri), Christian Vieri, il croato Alen Boksic, come difensori il capitano Alessandro Nesta, il portoghese Fernando Couto, il serbo Sinisa Mihajlovic ed il centrocampista connazionale Dejan Stankovic, insieme al ceko Pavel Nedved.

A marzo i biancocelesti erano a +7 sul Milan allora secondo in classifica e considerato incapace di raggiungere i capitolini, visti i crolli di Fiorentina (Batistuta anch'egli infortunato ed Edmondo in rottura con l'ambiente) e Parma (causa impegni europei, vincerà la Coppa UEFA), i rossoneri meneghini inizieranno un'incredibile rimonta che inizierà il 3 aprile 1999 con lo 0-0 proprio contro i laziali, i quali persero poi il derby con la Roma una settimana dopo (1-3) e la gara con la Juventus (ancora 1-3, il 18 aprile). Il "diavolo" lombardo, invece, battè 2-1 i ducali emiliani in casa ed espugnò il Friuli di Udine per 5-1, arrivando così a -1.

Il 16 maggio 1999 fu sancito il vincitore, con i rossoneri vittoriosi per 4-0 sull'Empoli già retrocesso, mentre la Lazio venne fermata (con un forte strascico di polemiche per l'operato del fischietto Treossi) sull'1-1 dalla Fiorentina. Una settimana dopo il 2-1 sul campo del Perugia cucì definitivamente lo Scudetto sulle maglie del Milan, per i secondi classificati vi fu la soddisfazione, a livello continentale, di vincere l'ultima edizione della Coppa delle Coppe.

Ancora alla penultima giornata fu emesso un altro decreto, ma nella lotta per la salvezza: la Sampdoria arrivò sul campo del Bologna in affanno e la maledizione del maggio '77 si materializzò ancora ed un rigore all'ultimo minuto battuto da Klas Ingesson fissò il risultato sul 2-2 definitivo, che mandò in B i doriani, nonostante la doppietta di Vincenzo Montella, che a fine torneo toccherà quota 12 reti, mentre Giuseppe Signori ne farà 15 per i rossoblù.

 

 

 

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