Il paragone invece Carlo Nervo non lo fa con se stesso, pure lui numero sette, ma con Beppe Signori, con tutte le cautele del caso:
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Repubblica – Nervo: “Gruppo fantastico. Europa? Gli avversari non sono più forti”
"Potenzialmente lui è un campione vero. Certo deve lavorare sulla continuità, però ha i colpi, guarda sempre la porta, ha doti naturali, per certi aspetti, anche se nonvoglio esagerare e il ruolo è diverso, mi ricorda Beppe Signori, che magari non faceva nulla per 80 minuti poi segnava un gran gol".
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