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Pupi Avati: “Sono milanista, ma il Bologna degli anni Sessanta…”

Redazione TuttoBolognaWeb

Antonio Avati, produttore cinematografico, fratello di Pupi, è invece bolognese fino al midollo: “Il Bologna mi fa soffrire, a volte gioire. Destro? Mettiamo pure che ora Destro sia costretto a fermarsi, la verità però è che da un po’ è diventato un panchinaro. E in una squadra che non segna e non tira mai in porta. Mi pare strano. Certo, non è che si ammazzi, quando è in campo. Ma a noi manca un terminale, e lui i gol sa farli. Donadoni metta da parte queste antipatie ormai acclarate, questa sua testardaggine bergamasca. Il tifoso bolognese ama personaggi come Mazzone, che si mescolano con la gente al bar fino a diventare più bolognesi dei bolognesi. Donadoni è un timido, poco in sintonia con la città col suo pur apprezzabile calvinismo, un po’ come Guidolin. Saputo? Da parte di noi tifosi c’è tanta gratitudine ma per altri aspetti è una piccola delusione. Se vinci o se non vinci, lui ha sempre quella faccia lì. Saputo dovrebbe essere più duro quando i risultati non ci sono”.

da Repubblica-Bologna

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