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Orsolini e Bologna, storia d’amore vera: cosa rappresenta davvero l’“Orso” per la città

Redazione TuttoBolognaWeb
Orsolini negli ultimi anni è diventanto il volto del Bologna che è tornato fra le grandi della Serie A

Riccardo Orsolini è molto più che un’ala talentuosa o un attaccante prolifico: è il volto amato del Bologna di questi ultimi tempi. L’abruzzese, classe 1997, è a tutti gli effetti una delle bandiere del club: presente dal gennaio 2018, con 259 presenze ufficiali e 73 gol complessivi, ha partecipato a tutte le trasformazioni della squadra, fino alla vittoria della Coppa Italia nel maggio 2025.

Reduce da una stagione da 15 gol in Serie A e 3 centri nelle ultime tre giornate, Orsolini ha chiuso il campionato con la terza miglior prestazione realizzativa della competizione.

E mentre il calciomercato si infiamma, con interessamenti concreti anche dall’Arabia e dalla Serie A, ci ha tenuto a dichiarare alla Gazzetta dello Sport durante il ritiro a Valles di trovarsi bene al Bologna e di non voler andar via. Parole che hanno trovato conferma anche da parte della dirigenza, con Di Vaio che lo ha definito “incedibile”.

E tra valutazioni tecniche, possibili trattative e pronostici di un mercato ancora aperto, il nome di Orsolini torna al centro delle attenzioni quando si parla di Bologna e delle quote Serie A per la prossima stagione.


L’impatto in campo: statistiche e continuità

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La stagione appena conclusa è stata una delle migliori per il numero 7 rossoblù. Orsolini ha giocato 30 partite in Serie A 2024/25, collezionando 1.888 minuti, 15 gol e una costanza da leader tecnico. Di queste presenze, 23 sono state da titolare e 7 da subentrato. Il suo rendimento non è solo quantitativo: è stato determinante contro grandi squadre (tra cui il Milan in Coppa Italia) e nei momenti chiave del campionato.

Il suo tocco tecnico, la capacità di saltare l’uomo e la naturale intesa con Ferguson e Zirkzee hanno contribuito all’efficacia del gioco offensivo, dando respiro al 4-3-3 di Vincenzo Italiano.

Con il prolungamento già firmato fino al 2027, si conferma tra i punti fermi della rosa, anche nella nuova stagione.

Un simbolo per i tifosi (e per Bologna)

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Orsolini è amato per ciò che rappresenta. La sua simpatia istintiva, la naturalezza con cui si esprime, la battuta sempre pronta, la mimica da attore: tutto ha contribuito a renderlo “uno di famiglia” per la curva.

Dopo la finale di Coppa Italia vinta contro il Milan lo scorso 14 maggio (con tanto di alzata del trofeo insieme a Ferguson e De Silvestri) Orsolini è stato celebrato come un eroe cittadino. L’icona del “toc toc”, diventato virale dopo la sua esultanza, è entrata nel folklore pop bolognese. Persino Morandi, Cremonini e Carboni lo hanno invitato a cantare sul palco con loro, rendendo il suo legame con la città davvero profondo.

Il valore umano nello spogliatoio e l’ambizione del club

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Il giocatore mostra di avere solidi riferimenti morali per uno spogliatoio spesso elogiato da nuovi acquisti e allenatori. E proprio grazie a questa alchimia, il Bologna ha chiuso la stagione in crescendo e ripartirà con grandi ambizioni.

Il club ha confermato Italiano in panchina, ha accolto nuovi rinforzi come Vitik e Bernardeschi, e punta sull’esperienza di Ciro Immobile per fare un salto di qualità. Beukema è partito verso Napoli, ma l’organico resta solido e competitivo.

Il calendario della nuova stagione è già tracciato: debutto il 23 agosto contro la Roma, poi Como e Milan. Alla sesta giornata c’è già il derby con il Pisa, altro match attesissimo. Ma con un Orsolini in questa forma. dentro e fuori dal campo, si fa presto a sognare in grande.