Italiano sceglie Ferguson e Moro a centrocampo, ma rientra Odgaard sulla trequarti con Orsolini e Ndoye larghi a sostegno di Castro. Zanetti con Bernede e Suslov dietro la prima punta Sarr. Il primo tempo, come prevedibile, è complicato e compassato. Il Bologna fa possesso palla e l’Hellas si difende senza lasciare spazi, così non succede praticamente nulla se non una uscita avventata di Montipò, per poco non favoriva Orsolini, e una ripartenza di Sarr con sinistro abbondantemente a lato. I rossoblù fanno possesso, ma non trovano il guizzo negli ultimi metri e il match è la fotocopia delle recenti trasferte. I padroni di casa reclamano anche un rigore con Bradaric, che va in percussione dal vertice sinistro dell’area, ma arriva Ferguson a fermare tutto e per Rapuano non ci sono irregolarità. L’imprecisione nella fase di rifinitura condanna il Bologna fino al 40’, quando Calabria ha una bella intuizione a tagliare dentro il campo e spaccare la linea dell’Hellas, il risultato è che si apre una prateria per Odgaard, perfettamente imbeccato, per il sinistro che fa esplodere i 3500 rossoblù al seguito. Nel finale ci sarebbe anche la chance per il raddoppio, perché Valentini calcola male una traiettoria e consente a Orsolini di involarsi verso Montipò, ma al momento della conclusione il numero sette si incespica sulla palla e cestina quello che sarebbe potuto essere il doppio vantaggio.
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