news

Gazzetta – Mihajlovic: “Bologna mai un piano B, sono motivato. Non venderemo i migliori”

Redazione TuttoBolognaWeb

"Io sono grato al Bologna, alla città, alle strutture sanitarie, ai cittadini e ai tifosi per l'affetto e il sostegno che mi hanno sempre dimostrato. Ma che io ho ricambiato: il primo anno offrendo tutta la mia professionalità e salvando il club con un piede in B, il secondo facendo molto a livello umano. La società non mi ha mai messo in discussione quando mi sono ammalato ed è fantastico: ma quanti altri al mio posto avrebbero guidato la squadra da un letto di ospedale tra un ciclo di chemio e un altro? Sono andato in panchina più morto che vivo. Avevo difese immunitarie bassissime, con mascherina e distanziamento da tutti mi presentavo allo stadio e poi tornavo in ospedale a curarmi. Ho fatto cose quasi folli per il Bologna. Ma non mi piace doverlo ricordare. Quello tra me e il Bologna è stato, e spero che continui ad essere, un rapporto d'amore. Un malato di leucemia unisce tutti, ma quando la malattia sparisce resti solo un allenatore di calcio e torni quello di prima. Sono sempre stato un uomo divisivo, fa parte della mia natura, schietta e spesso rude, non nascondo mai idee e sentimenti. Ma non sono un falso".