In caso di nuovo DS, da valutare se intavolare una trattativa con Sartori o se andare su un profilo meno invadente e decisionista come Angelozzi. Se per esempio la società volesse puntare ancora su Sinisa, bisognerà poi capire come la penserà Sartori, che in genere tende a non voler intromissioni dalla dirigenza, a livello tecnico. Qualora il DS ex Chievo avvallasse l’idea di proseguire col tecnico serbo o al contrario, la società non fosse più dell’idea di tenere Mihajlovic, ecco che Sartori non costituirebbe più un problema. Di certo, da qui a un mese il Bologna dovrà aver scelto il nuovo DS, così da poter ritoccare l’area tecnica il prima possibile. Per migliorare l’organico, serviranno 2-3 elementi di qualità e già a metà carriera, oltre a qualche giovane promettente da inserire già in rosa, visto che non sarà facile trattenere tutti i giovani che hanno fatto bene: un altro sacrificio alla Tomiyasu, per fare plusvalenza, sarà quasi doveroso; molto dipenderà dalle richieste e dalla volontà del giocatore, oltre che all’offerta, ovviamente. Cedere un giocatore anche di valore, non è un delitto. Fa parte della legge di mercato acquistare e vendere, anche per non ritrovarsi con una rosa oltre misura, con conseguente monte ingaggi sanguinoso e con giocatori dati in prestito e magari ritrovarseli la stagione successiva di nuovo sul groppone, se non valorizzati a dovere. Prima di tutto questo, occhi puntati su Roma-Bologna di domenica sera.
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