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Matteo Cocchi, un bolognese doc in campo negli ottavi di Champions League

Redazione TuttoBolognaWeb

In terra felsinea tutti già conoscevano le doti di Matteo Cocchi, queste le parole dell'ex responsabile del settore giovanile del Bologna Daniele Corazza:

"Era già uno dei migliori prospetti d’Italia quando lo abbiamo portato al Bologna dal Reno Molinella; fece 3-4 anni con noi e prima di firmare il vincolo andò all’Inter. Quando arriva la chiamata di una squadra più blasonata è difficile resistere. La famiglia scelse di andare a Milano, noi provammo a trattenerlo in tutti i modi; intervenne anche la prima squadra con la dirigenza. La famiglia parlò con Di Vaio, Bigon e Sabatini. Riuscimmo però a raggiungere un accordo per la cessione onerosa, con una serie di bonus legati al prosieguo della carriera. Una cosa non scontata in queste situazioni. Fu fatto il possibile", il suo commento al Carlino.

Sull'esordio in Champions: "Sono orgoglioso di questo, significa che è stato fatto un ottimo lavoro. All’epoca avrei voluto che Cocchi giocasse direttamente in Under17. Forse rimanendo con noi avrebbe accelerato i tempi".