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Juventus-Bologna, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Domenica 1° maggio 1932 i bianconeri scesero in campo contro i rossoblù per la ventottesima giornata del campionato, vincendo per 3-2 grazie alla doppietta di Giovanni Vecchina e al gol su rigore di Raimundo Orsi; per il Bologna andarono a segno Bruno Maini e Angelo Schiavio.

Entrambe le squadre dominavano la massima serie, gli emiliani avevano messo assieme al bellezza di ben 19 risultati utili consecutivi composti da 13 vittorie (5 esterne) e 6 pareggi: si parte dall'1-0 alla Pro Vercelli alla prima giornata il 20 settembre 1931 e si arriva al 2-0 sul Bari alla diciannovesima il 7 febbraio del '32. In mezzo, un roboante 8-0 sulla Triestina e un duplice 5-1 a Lazio e Casale.

La gara di Torino, quindi, è un autentico crocevia per decidere chi si aggiudicherà il titolo nazionale e purtroppo sarà un episodio increscioso a favorire i padroni di casa: sul 2-1 per gli ospiti, infatti, un terribile intervento di Orsi su Schiavio al 44' del primo tempo (scontro e successivi "colpi proibiti" sul ginocchio del centravanti petroniano) metterà l'asso rossoblù praticamente fuori combattimento e tornerà in campo senza poter più contribuire alla causa. La Juventus poi riuscirà a rimontare, trovando il gol vittoria a pochi minuti dal termine.

I due giocatori, grandi campioni dell'epoca, già non si potevano vedere dalla tournée sudamericana del 1929 quando Orsi (oriundo italo-argentino) prese di mira il bolognese arrivando a provocare la rissa in campo. Ci vollero la diplomazia e la pazienza del grande Vittorio Pozzo, commissario tecnico campione del Mondo nel '34 e nel '38 con gli azzurri, per far sì che si riappacificassero e, pur senza diventare amici, iniziarono a rispettarsi reciprocamente.

Bisogna anche aggiungere, per la cronaca, che la Juventus marciò come una locomotiva in campionato, collezionando vittorie stratosferiche come il 7-1 sulla Roma, il 7-2 alla Pro Patria, il 7-3 sul Bari, il 6-2 sull'Ambrosiana-Inter o lo scoppiettante 5-3 sul Napoli.

Con il senno di poi, se non ci fosse stato il comportamento anti-sportivo di Orsi la gara e il torneo avrebbero potuto avere un finale diverso, ma per il Bologna ci fu comunque la soddisfazione di conquistare la Coppa dell'Europa Centrale, primo titolo in assoluto della categoria. Eliminati i cecoslovacchi dello Sparta Praga (5-0 a Bologna, 0-3 nella capitale ceca) e gli austriaci del First Vienna (2-0 casalingo e 0-1 fuori casa), si aggiudicarono il trofeo a causa della squalifica che colpì proprio la Juventus e gli avversari dello Slavia Praga: questi ultimi, vittoriosi all'andata tra le mura amiche per 4-0, stavano perdendo 2-0 quando iniziarono a fare ostruzionismo in campo, provocando la rabbia dei presenti, che iniziarono a lanciare di tutto; una pietra scagliata dagli spalti colpì il leggendario portiere Frantisek Planicka, che rimase ferito seriamente. I suoi compagni abbandonarono per protesta la partita e andarono negli spogliatoi protetti da ben 1500 poliziotti.

Il Comitato Organizzatore, in seguito a ciò, optò per la squalifica di entrambi i club.

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