L'obiettivo era dunque riportare la gente in piazza dopo la festa Champions League di un anno fa. Detto, fatto, anche se all'inizio è stato difficile ingranare la marcia:
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Italiano: “Ho sempre avuto le idee chiare, priorità al Bologna. Ora una squadra forte per la gente”
"Dissi quella frase perché volevo mandare un messaggio al gruppo: avevano fatto qualcosa di storico con la Champions e volevo scuoterli, temevo la pancia piena. Poi la piazza l’abbiamo riempita davvero: quindi diciamo che son stato ‘di parola. Qualche fischio all'inizio? Fanno male e noi in campo li sentiamo. Ma sappiamo distinguere quando li meritiamo o quando ci serve tempo. Quando dissi quella frase, era perché l’ambiente aveva bisogno di capire che ci serviva una mano. Avevamo perso cinque titolari su undici, perché ci metto pure Ferguson. E c’era pure una Champions da affrontare. Ci serviva tempo".
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