Prendere il posto di Motta in una squadra arrivata fino alla Champions, che mancava dall'anno post Scudetto 1964, significa avere alte probabilità di fare peggio e poche di fare meglio. Ha accettato con coraggio e alla fine ha avuto ragione, indipendentemente dalla partita di ieri sera. Il suo è un calcio tambureggiante e viscerale, più o meno come la sua personalità in panchina. Tutto sommato, dopo la freddezza di Thiago, non è male avere un esatto opposto...
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