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Italiano cambia all’intervallo e sceglie Moro al posto di Odgaard, avanzando Pobega sulla trequarti, ma la strategia non funziona e il Napoli macina gioco. Destro di Hojlund che Ravaglia para, poi ancora il danese di sinistro ma esce centrale. Il Bologna ha la sua occasione al 55’, ma la cestina con Ferguson che colpisce di testa addosso a Milinkovic da pochi metri dopo l'unica azione degna di nota di Orsolini. E’ di fatto un assist per il Napoli che sigla il raddoppio al 57’, su un regalone del Bologna con Ravaglia che rischia una uscita da basso, sulla quale Lucumi dorme, così Neres con lo scavetto fa gioire i partenopei. L'enigma inestricabile corrisponde al nome di Ramus Hojlund, imprendibile per chiunque vestito di rossoblù, così il danese sfiora il terzo e per poco non mette in porta Neres, al cospetto di un Bologna che ci prova con Rowe e Dallinga ma senza ricavare la precisione necessaria. L'inglese, poi, spara un paio di sinistri alle stelle prima che McTominay sfiorasse il tris in acrobazia. Il finale vede i rossoblù sparare a salve e il Napoli sfiorare ripetutamente il quarto, cestinando con Politano a due passi dalla porta spalancata. Vince Conte, senza storia e con pieno merito. Il Bologna, stavolta, torna a casa a mani vuote.

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