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GdS – Maddaloni: “La Cina è il posto più sicuro, l’Italia non può avere le stesse tempistiche”

L'attuale vice di Donadoni, ed ex vice di Lippi, racconta l'emergenza sanitaria dal punto di vista cinese

Redazione TuttoBolognaWeb

"A dicembre scorso sono stato contattato dal club di Wuhan, dove avevo già allenato per 7 mesi con Ferrara. Però ho rifiutato. A gennaio ho invece accettato la proposta di Donadoni di affiancarlo allo Shenzen, nonostante l'epidemia fosse già iniziata. Nonostante il focolaio però sia distante oltre mille chilometri, a febbraio siamo costretti a trasferirci a Girona. Nessun controllo arrivati in Spagna. Dopo una prima parte di lavoro, i calciatori sono rimasti lì e noi dello staff siamo potuti rientrare in Italia. Anche qui, zero controlli. Non siamo stati controllati nemmeno pochi giorni dopo a Dubai, dove ci siamo ritrovati per riprendere la preparazione. Intanto il virus stava già dilagando, e l'inizio del campionato previsto per l'1 marzo era stato rinviato. Il 15 marzo tutto è cambiato".

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