Al ragazzo classe 2001 la fiducia in se stesso e nelle sue capacità non manca. Ha un carattere difficile da tenere a bada e uno come Motta riesce a tenergli testa. Non è stato facile per lui in passato controllarsi e farsi controllare:
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Gazzetta – Zirkzee: “Vorrei far diventare grande il Bologna”
"Trovo che credere in se stessi sia un valore aggiunto. Ma sempre con l'idea di lavorare bene e migliorarsi. Sì, in passato mi ha portato a momenti difficili: se avevo qualcosa che non mi piaceva, ai miei allenatori lo dicevo in faccia. Sempre. Se lei chiedesse a un mio vecchio tecnico "com'era Joshua?" lui risponderebbe "un bravo giocatore, ma un po' indisciplinato". In passato non controllavo certe emozioni, ora sono un po' cresciuto sì. Succede ancora di dire qualcosa ma l'importante è che finito l'allenamento o la gara, amici come prima. Si cresce anche in questo".
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