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Motta apre la ripresa con Fabbian per Moro, ma è un Bologna che deve resistere contro la fisicità dell’Atalanta che crea grattacapi e non consente una uscita libera della costruzione dal basso. Il Bologna rischia subito, perché sulle mezze palle gli orobici si fanno preferire e Freuler salva un gol già fatto su Koopmeiners pronto a battere a rete. La Dea riesce a prendere il sopravvento e ci prova anche De Ketelaere dalla distanza, Skorupski c’è. Il Bologna resiste, perché è tenace e la mentalità giusta anche per soffrire. Dall’altra parte, col passare dei minuti, la squadra prende coraggio, mentre Gasperini sbilancia i suoi alla ricerca della vittoria con Muriel, Zappacosta, Scamacca e Pasalic in campo. Fabbian cestina una buona occasione su invenzione di Zirkzee e nel frattempo Motta lancia Orsolini per cercare uno sfogo a sinistra. La mossa riesce, anche se Muriel al minuto 83 si divora il possibile vantaggio. Perché la mossa riesce? E’ proprio Orsolini a guadagnarsi il corner a quattro dalla fine e a batterlo per la testa di Ferguson, privato della marcatura di Kolasinac sostituito da Gasperini: zuccata vincente e 1-0. L’Atalanta arremba, ma gli ultimi assalti sono su palla lunga e solo al 93’ Scamacca sembra avere la palla buona: stoppa Calafiori, e c'era un tocco di mano. Il Dall’Ara si fa sentire, c’è un recupero allungato per i crampi di Lucumi ma alla fine è ancora festa grande al Dall’ara. Il Bologna scarta il regalo di Natale per i propri tifosi, partono le note di Cremonini, novità, e poi quelle di Lucio Dalla. L’anno che verrà appare magico. Il Natale lo sarà sicuramente. Bologna quarto e a meno due dal Milan terzo. Che storia. Ora Udine.

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