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Di Vaio: “La nostra crescita è partita con Mihajlovic. Zirkzee? La partenza di Arna lo ha aiutato”

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Non ci sono particolari segreti sul metodo di lavoro della dirigenza per scoprire giovani talenti da portare a Bologna. Grande area scout, tante partite osservate tra video e live e una scrematura finalizzata all'acquisto di giocatori funzionali al gioco dell'allenatore. Così il Bologna scopre i propri talenti:

"Guardiamo tante partite, cerchiamo di valorizzare i giocatori, coinvolgiamo l'allenatore sul mercato e abbiamo tanti scout in giro per il mondo - il racconto di Di Vaio - Non c'è niente di rivoluzionario rispetto agli altri. Il nostro lavoro dura tutto l'anno sia in video sia guadando i giocatori dal vivo, con l'intento di prendere giocatori il più affini possibile alle idee di Motta".

Poi c'è Joshua Zirkzee, ormai in pianta stabile tra i migliori attaccanti della Serie A: "Zirkzee? Credo che il segreto sia stata la partenza di Arnautovic. Il talento di Joshua era chiaro, si vedeva in allenamento ma ancora non era continuo. Quando è arrivato avrebbe dovuto giocare in coppia con Marko, ma l'esonero di Sinisa ci ha portato a giocare con una punta sola. Nel momento in cui Arnautovic è partito ad agosto Zirkee ha fatto un clic mentale e oggi interpreta benissimo l'attaccante centrale che vuole Motta".

E guai a parlare di cessione "Mercato? Non rispondiamo a nessuno, non ha un prezzo".

Per ora non si parla neanche del rinnovo di Motta. La massima concentrazione è sul campo: "Non è il momento questo di pensare ad altro, dobbiamo rimanere concentrati sulle partite. Stiamo facendo un buon calcio e dobbiamo continuare a lavorare sodo e per tutto il resto ci sarà tempo", la chiosa di Di Vaio.


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