Non ci sono particolari segreti sul metodo di lavoro della dirigenza per scoprire giovani talenti da portare a Bologna. Grande area scout, tante partite osservate tra video e live e una scrematura finalizzata all'acquisto di giocatori funzionali al gioco dell'allenatore. Così il Bologna scopre i propri talenti:
"Guardiamo tante partite, cerchiamo di valorizzare i giocatori, coinvolgiamo l'allenatore sul mercato e abbiamo tanti scout in giro per il mondo - il racconto di Di Vaio - Non c'è niente di rivoluzionario rispetto agli altri. Il nostro lavoro dura tutto l'anno sia in video sia guadando i giocatori dal vivo, con l'intento di prendere giocatori il più affini possibile alle idee di Motta".
Poi c'è Joshua Zirkzee, ormai in pianta stabile tra i migliori attaccanti della Serie A: "Zirkzee? Credo che il segreto sia stata la partenza di Arnautovic. Il talento di Joshua era chiaro, si vedeva in allenamento ma ancora non era continuo. Quando è arrivato avrebbe dovuto giocare in coppia con Marko, ma l'esonero di Sinisa ci ha portato a giocare con una punta sola. Nel momento in cui Arnautovic è partito ad agosto Zirkee ha fatto un clic mentale e oggi interpreta benissimo l'attaccante centrale che vuole Motta".
E guai a parlare di cessione "Mercato? Non rispondiamo a nessuno, non ha un prezzo".
Per ora non si parla neanche del rinnovo di Motta. La massima concentrazione è sul campo: "Non è il momento questo di pensare ad altro, dobbiamo rimanere concentrati sulle partite. Stiamo facendo un buon calcio e dobbiamo continuare a lavorare sodo e per tutto il resto ci sarà tempo", la chiosa di Di Vaio.