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Canovi: “Non escludo la permanenza di Motta. Ho scommesso sul Bologna in Europa”

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Insomma, quando Motta dice di essere concentrato sul presente e sulla prossima partita è assolutamente vero, al resto ci penserà più avanti anche sulle base di eventuali offerte sul piatto. Oggi la prima missione è ottenere il massimo con il Bologna:

"Lui non sta pensando a quello che potrebbe avvenire tra due mesi, sa che può decidere il futuro in tranquillità e le offerte non mancheranno tra Italia ed estero. Lui oggi deve rimanere concentrato sul Bologna per ottenere il miglior risultato possibile - le parole di Canovi che poi ha risposto ad una domanda di Schira su una possibile chiamata da una big europea - Si potrebbe rifiutare secondo lei, nell'ipotesi, il Real Madrid? Se un allenatore è ambizioso, e Thiago lo è, diventa difficile dire di no a certe chiamate, ma dipende anche dalle circostanze perché Motta è uomo di progetto e vuole partecipare alla costruzione di un ciclo. Non è l'allenatore a cui puoi dire 'la squadra è questa e allenala'".

Poi un retroscena sull'avventura di Motta a La Spezia. Più volte il tecnico è andato a rischio a esonero ma ogni volta la squadra ha rigettato tutto trovando vittorie e risultati quasi insperati. Il racconto di Canovi sull'allora dirigente Pecini: "Pecini ha fatto tutto il possibile per licenziarlo, ma non ce l’ha fatta perché i risultati erano buoni e i giocatori non glielo consentirono. I giocatori reagirono in maniera eccezionale vincendo a Napoli e dimostrando alla società che non volevano l’esonero di Thiago. Pecini aveva contattato 5 o 6 allenatori per esonerarlo e lo fece sapere a tutto il mondo del calcio".