Un digiuno di vent'anni. Così il Corriere dello Sport intitola le due pagine piene sul racconto dell'ultima vittoria del Bologna sul Milan al Dall'Ara. Era la stagione 2001/02, un altro calcio. Da Guidolin sulla panchina rossoblù, fino a Cruz, Fresi e Signori. Dall'alba di Ancelotti al Milan all'Inter di Vieri e Ronaldo. Il Bologna sconfiggeva entrambe le milanesi e lottava per l'Europa, proprio come quest'anno. Corsi e ricorsi storici...
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Cor Sport – Vent’anni fa l’ultima vittoria sul Milan al Dall’Ara: quante coincidenze
Non è la prima volta in stagione in cui Thiago Motta può riscrivere la storia del Bologna. Pensiamo alle vittorie in trasferta di Firenze e Bergamo, per esempio. Il tecnico italobrasiliano ha riportato indietro le lancette con le vittorie maturate sul campo, a tal punto che si possono rievocare ricordi appartenenti a due decenni fa. Perché in effetti è vero, il Bologna è tornato a certe latitudini dopo una vita, con qualche coincidenza proprio con i tempi più felici. A partire dalla sfida di sabato con il Milan, cruciale per il cammino verso una qualificazione in Europa. I rossoneri non perdono proprio dal quel 2-0 dei primi anni duemila, quando furono Fresi e Cruz a chiudere la pratica in poco più di venti minuti. Era il grande Bologna di Guidolin, partito con qualche critica estiva e un infortunio duro di Signori. Poi la quadra, quindi il viaggio spedito verso le grandi competizioni. Fino alla vittoria con l'Inter e con il Milan – proprio come potrebbe fare Motta questa stagione.
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A guardare gli eroi di oggi si nota qualche somiglianza con quelli passati. Da Posch terzino goleador come Fresi, fino a Orsolini simbolo (con le dovute proporzioni) come Signori. Fino alla bravura di Guidolin, che Motta proverà a raggiungere confermandosi nel tempo. Il Bologna ha ripreso quota e significato, nonché le ambizioni di un tempo. Che al Dall'Ara mancavano da una vita, letteralmente.
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