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Va anche detto che ha dovuto superare qualche periodo molto complicato: è lecito ricordare come Sinisa Mihajlovic avesse cercato almeno un paio di volte (senza mai riuscirci) di convincere il suo "vecchio" presidente del Torino Urbano Cairo a cedere al Bologna Vanja Milinkovic Savic per l'abilità del portierone nel gioco con i piedi. Il polacco ha sempre lavorato su questo "limite", e lo scorso anno, sotto la guida di Alfred Dossou-Yovo (il preparatore dei portieri di Thiago Motta) ha fatto il vero salto di qualità. Ora però c'è bisogno di pensare al finale di stagione perché, paradossalmente, l'annata di Skorupski può diventare addirittura più bella, costruttiva e importante di quella passata (corsa all'Europa e semifinale di Coppa Italia). Non dimenticando poi come il fatto di poter conquistare un rinnovo fino al 2028 sarebbe il massimo della vita per il portierone di Zabrze.

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