In sostanza, per il momento la vittoria bianconera è tutt'altro che definitiva, perché un nuovo procedimento dovrebbe portare, vista la conferma delle inibizioni ai dirigenti principali, ad una nuova sanzione e di conseguenza ad una nuova penalizzazione. Restano da capire le tempistiche. Il Collegio di Garanzia ha rinviato il procedimento di nuovo alla Corte d'Appello, che ora dovrà prodursi in una nuova determinazione e con una composizione diversa da quella che ha deciso per la penalizzazione di 15 punti. Entro 30 giorni il Collegio di Garanzia dovrà fornire le motivazioni, si presume che si anticipino i tempi entro due settimane, e successivamente ci vorranno circa altre due settimane per la convocazione di una nuova Corte d'Appello. In teoria, attorno all'ultima settimana di maggio dovrebbe essere istruito un nuovo procedimento, quindi con tempi sufficienti per una decisione entro la fine di questo campionato. Come per il secondo processo, la Juve potrà fare ricorso al Collegio di Garanzia contro una eventuale nuova penalizzazione solo per 'violazioni del diritto' di difesa, aspetto che rischia di venir meno dopo la sentenza di ieri, che ha confermato le inibizioni dei dirigenti principali, segno evidente della legittimità e dell'ammissibilità del processo plusvalenze. Poi per la Juve arriverà anche l'altro filone di inchiesta, in teoria quello più grave, relativo alla vicenda stipendi. In questo caso le tempistiche rischiano di oltre passare la fine di questa stagione e con sentenze che potrebbero inficiare la classifica del prossimo anno.
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