Giovannini riassume così la trasferta a Lisbona: "Sono arrivato domenica dopo 15 tappe. Ho macinato 2500 chilometri, pedalato per 85 ore, superando i Pirenei sotto la pioggia, con temperature tra i -5 e i -7 gradi". E alla domanda sul perché ha deciso compiere questa impresa, questa stata la risposta: "Sono un appassionato, ciclista amatoriale. Tutto è nato quando l'anno scorso il Bologna era in corsa per l'Europa; se ce l'avesse fatta a fare qualcosa che tutti ritenevano impossibile, l'avrei fatto anch'io. Ed eccomi in sella a Lisbona." Ma al ritorno niente bici: "No, anche perché devo tornare a lavorare. Questa impresa ovviamente l'ho realizzata sfruttando le ferie e con un amico che mi ha seguito in macchina. Insomma, è stata comunque preparata, e non improvvisata. Sono felice di averlo fatto".
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