Anche Maifredi si è ritrovato nella stessa situazione di Motta. Un giorno è stato allenatore del Bologna, ma poi è arrivata la chiamata improvvisa della Juventus a cui non ha saputo dire di no.
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Carlino – Maifredi: “Motta non è un traditore. Ora c’è Italiano. La mia storia è diversa…”
"Non accosterei la mia storia a quella di Motta, semplicemente perché l'esperienza che ho vissuto io a Bologna è stata unica. In rossoblù ho fatto tre anni uno più bello dell'altro, i bolognesi mi avevano adottato e mi sentivo bolognese dentro. Tutti sanno come andò. Così come non rivelo nulla di nuovo nel ricordare che la Juve avrebbe voluto darmi la panchina già prima di quell'estate. Ma avevo un contratto con il Bologna e un rapporto speciale con la città. In più Corioni, nel mettersi in mezzo, mi disse che emotivamente mi toccarono e mi vincolarono a restare".
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