Bologna molto abile anche in termini di baricentro nel primo tempo. La squadra di Motta ha avuto un buon Ppda a quota 10, cioè il numero di passaggi concessi all'avversario diviso le azioni difensive nella metà campo avversaria, mantenendo però un equilibrio generale con baricentro alto ma non eccessivamente: 52 metri contro i 49 del Sassuolo. L'idea di Motta era attaccare senza esporsi alle ripartenze neroverdi.
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Bologna, modulo fluido: 4-1-4-1 in fase di non possesso e Dominguez più basso
Nel secondo tempo, invece, il Bologna, forte anche del doppio vantaggio, ha deciso di aspettare di più, portando il Sassuolo a scoprirsi e a lasciare spazi in contropiede. Più che una costrizione da parte dei neroverdi, l'abbassamento del baricentro appare una soluzione voluta per far scoprire l'avversario.
Considerando invece i tocchi di palla, si capisce come Motta abbia scelto di attaccare maggiormente sul lato sinistro del campo, cioè con la catena Lykogiannis-Soriano, a cui si è aggiunto Lucumi autore dell'assist. Se si guarda la mappa del campo con i numeri all'interno (il Bologna è quello di sinistra), i rossoblù da centrocampo fino a trequarti hanno preferito il lato sinistro e solo negli ultimi sedici metri si è andati a destra con più tocchi di palla (17 contro 7). Tra i singoli giocatori, Arnautovic, Ferguson ed Aebischer sono stati i tre elementi a toccare di più la palla in area di rigore.
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