© RIPRODUZIONE RISERVATA
E se in area il Bologna fa ancora fatica ad arrivarci, da fuori si fanno gol ammirevoli e di pregevole fattura, come appunto i due di Odgaard, capace di mettere in mostra una dote tecnica che tutti pensavano non avesse. Da attaccante esterno ha sempre fatto fatica a saltare l’uomo, non è sgusciante come Orso e Ndoye, ma da seconda punta, o partner di Castro, ha iniziato a vedere la porta come pochi. Due tiri da lontano, il primo sistemandosi il pallone e prendendo la mira, a Genova, il secondo togliendo ogni tempo di reazione a difesa e portiere e scagliando un sinistro a giro imprendibile che è valso il raddoppio a Cagliari. Roba che se la fa Messi gli danno il Pallone d’Oro honoris causa. E allora Italiano ha trovato un grimaldello utile, un giocatore bravo a fornire pericolosità in mezzo e che, all’occorrenza, potrebbe pure coesistere con Ferguson, il quale verrebbe schierato al fianco di Freuler in posizione più arretrata. Insomma, una bella intuizione del mister e un bel lavoro di Odgaard, giocatore di gol e anche di sacrificio. Uno di quelli che non fa perdere il sacro equilibrio che ogni allenatore ricerca, uno di quelli che ha già un soprannome, a firma Leo Bosello l'anno scorso in una radiocronaca. 'Il sentenziatore'.

/www.tuttobolognaweb.it/assets/uploads/202305/366e973f006a3ce7fe18a0f8defc170d.jpg)
/www.tuttobolognaweb.it/assets/uploads/202512/bd2e46483e174502452f809eb5304346-scaled.jpg)