Bologna da scoprire: che fine ha fatto Jesper Karlsson?

Partito titolare nelle prime partite, con Orsolini a mezzo servizio, Karlsson ha lasciato intravedere sprazzi di talento, forse la rondine che non fa ancora primavera, tantomeno ora che è estate nonostante il calendario dica ottobre, ma dal ritorno del numero 7 in avanti Motta ha preferito mantenere il sacro equilibrio di squadra lasciando a Ndoye i maggiori compiti difensivi e a Orso la possibilità di esprimersi in libertà davanti. Jesper e Orso assieme forse è troppo, oppure è impossibile per Thiago modificare l'assetto, considerando che l'ala mancina ha già segnato quattro gol e lo svizzero corre avanti e indietro per quattro. Eppure Motta è partito elogiando spesso le doti di Jesper, disegnandone un giocatore di grande talento, grande piede, ma non ancora consapevole delle scelte migliori per la squadra in fase offensiva, in quella perenne campale decisione che si palesa nei sedici metri tra il tiro in porta, versione più egoistica, e il dialogo con i compagni, quella più altruista. E basti pensare che Ndoye ha già maturato in Serie A 567 minuti con quasi il 90% della titolarità, mentre Karlsson è fermo a 317 con il 57%, ormai superato pure da Orsolini nonostante la pubalgia patita in estate