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Tutti a Roma. Il Bologna sogna la Coppa Italia: ‘Ancora un passo’. E Saputo…

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

E' un appuntamento che incrocia non solo la storia, ma quasi la leggenda, perché il famoso detto 'ogni morte di Papa' calza a pennello per un Bologna che, Intertoto a parte, non cesella un trofeo dalla Coppa Italia 1974. Intere generazioni hanno vissuto retrocessioni, fallimenti, iscrizione in bilico, stipendi non pagati e le uniche vere gioie sono state più che altro le promozioni. Pure Gazzoni, all'apice del suo splendore, (stasera splendidamente ricordato a cinque anni dalla morte), è stato fermato in due semifinali nello stesso anno. I nati dagli anni '80 in avanti hanno oggettivamente gioito il giusto, per non dire poco, e anche solo pensare a una finale da giocare mette i brividi indipendentemente dal risultato che sarà. 'E un risultato che dedichiamo a Bologna' le parole di Italiano, che è lo specialista di coppa ma mentre ha viaggiato spedito verso l'Olimpico è anche riuscito a tenere il Bologna dove era l'anno scorso: momentaneamente al quarto posto. Inutile girarci attorno, Vincenzo è entrato visceralmente nel tessuto rossoblù molto di più di Thiago Motta e qui ha probabilmente trovato l'ambiente ideale per esprimersi e lavorare. E questa finale raggiunta certifica ciò che Italiano aveva già detto ieri: il Bologna è una big.