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Mercato in ritardo, Sartori si faccia sentire

Redazione TuttoBolognaWeb

Le cessioni di Hickey, Theate e Svanberg, come scrissi in un precedente editoriale, hanno tolto non solo copertura in difesa ma anche 8-12 gol e almeno una decina di assist. Lykogiannis e Cambiaso possono in un certo senso aver bilanciato la cessione dello scozzese, Ferguson per Svanberg è ancora tutto da scoprire mentre Lucumì per Theate, dovrebbe essere un cambio quasi alla pari, poco più poco meno, considerando che quando il belga arrivò, in pochi avrebbero scommesso sulla sua immediata esplosione. A centrocampo il Bologna è in ritardo. A parte Schouten, Dominguez da dopo l’operazione alla spalla, è perennemente fuori condizioni e forse, fuori ruolo. Soriano vaga per il campo senza avere le idee che lo hanno contraddistinto fino ad un paio di stagioni fa. Vignato quando entra è impalpabile e mi interrogo su Aebischer: a cosa serve? Cosa sa fare? Ecco quindi la volontà di Sartori di intervenire ancora a centrocampo. Oltre ad un difensore ed una punta, si tratta anche un centrocampista se non due. Fin qua, i buoni propositi, quello che il responsabile dell’area tecnica, dovrebbe fare da qui a fine mercato. Ad ogni trattativa però, c’è un se, un ma o un però. Sembra sempre quasi fatta per Shomurodov, quasi fatta fatta per Strand Larsen, Moro, Daniliuc, Vranckx, con la lista che si potrebbe ulteriormente allungare, salvo poi, mancare sempre un tassello. Diritto, no obbligo, 9 milioni , no 11 milioni, obbligo di riscatto okay ma a determinate condizioni, alle condizioni che vuole la società che detiene il cartellino del giocatore. Emblematica la trattativa per arrivare alla fumata bianca per Lucumì. Il Genk chiedeva gli 8 milioni della clausola rescissoria e il Bologna lo ha pagato 5 più una percentuale sulla futura rivendita del 20-30%. Ad ogni trattativa, ci si trova il Mortirolo da scalare. Dispiace che tutto questo, sia successo proprio quando si è preso, uno dei migliori uomini mercato.