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Bologna, sarà mercato interessante: e sulle cessioni…

Manuel Minguzzi

E qui c’è il capitolo cessioni. Il tenore delle dichiarazioni è cambiato. Se prima Sabatini aveva parlato di cessioni per ragioni di bilancio, in una delle ultime uscite pubbliche dell’Ad Claudio Fenucci pare esserci stato un cambio di strategia: ‘In questa fase forse è meglio investire che valorizzare ciò che si ha sul mercato’, l’analisi dell’amministratore delegato. Pare giusta. Il Covid morde le caviglie dei bilanci e denaro cash non ne circola tanto. Cosa significa? Cedere sotto prezzo a causa di offerte in linea con un mercato povero. E francamente non avrebbe senso. Non a caso, sono arrivate offerte da 8 milioni per Schouten e Svanberg e da 15 per Tomiyasu. Offerte al ribasso e che il Bologna farà bene a non accettare. Infatti le valutazioni del club rossoblù sono diverse: almeno 25 per il giapponese, almeno 15 per i mediani. Arriveranno? Non è detto. Chi rischia di più? Tomiyasu. Attenzione all’Atalanta, che continua a proporre uno scambio con il riscatto di Barrow, ma il problema è che non è stata raggiunta la quota di 25 milioni per Tomiyasu. Il Bologna che fa? In linea di massima vorrebbe solo cash, ma considerando che con l’uscita di Palacio - e quella probabile di Santader - serviranno due punte dal mercato il nome di Piccoli potrebbe anche venire buono. Chiaro, se uscirà Tomi servirà un terzino destro. E a sinistra? Attenzione, perché il Bologna, a fronte di una richiesta, potrebbe privarsi di Dijks che in termini di tenuta non offre adeguate garanzie. Alla Fiera dell'Est, sarà un mercato interessante.