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Bologna, Motta verso la permanenza: sarà mercato basato sulle idee

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

In questa ottica l'idea principale è l'autofinanziamento, ovvero procedere verso un  target chiaro come incasso dal mercato in uscita per poi reinvestire su quello in entrata. Da qui i famosi 30 milioni come obiettivo estivo sulle cessioni. Ovviamente, molto dipenderà da quante ne verranno effettuate nell'ossatura portante, al momento forse una, ovvero Dominguez se non rinnovasse, cercando di tenere tutti gli altri e ampliando il mercato in uscita con la cessione di giocatori non cardine (anche Van Hooijdonk può generare un buon incasso). Poi si reinvestirà e lì toccherà a Sartori e Di Vaio trovare la chiave di volta ben sapendo che non ci saranno corposi extrabudget. Ma sul mercato ci si raggiornerà tra qualche giorno, ovvero quando sarà più chiara la volontà di Orso e Nico, perché in entrata servirà un difensore centrale considerando il lungo infortunio di Soumaoro, un eventuale sostituto di Dominguez e ovviamente rinforzi in attacco, soprattutto sulle fasce. Come centravanti, invece, la strategia sarà decisa sulla base del futuro di Marko Arnautovic. L'austriaco non è tra i giocatori cardine di Motta ma per uscire di scena servirà una offerta adeguata per il suo cartellino. Insomma, incontro importante sì ma interlocutorio. Motta resterà? Per ora è sì al netto di possibili offerte da squadre di rango. Ma in questo caso è il Bologna a fissare un dead line oltre il quale non andare.


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