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Bologna, cosa stai facendo?

Manuel Minguzzi

Il mio mestiere, quello di giornalista, non mi porterà mai ad insegnare ad un direttore sportivo come si fa il direttore sportivo - io non ne sarei capace - ma sono tenuto a fornire una opinione e questa gestione, per il salto di qualità, è del tutto irrazionale. Siccome non siamo più qui a stappare lo champagne per la salvezza ma ad avvicinare la zona Europa, pensare che una tale strategia di mercato, con una rotazione a centrocampo ridotta all'osso, porti il Bologna a fare altri 27 punti è irrealistico e senza possibilità. In primo luogo perché manda un chiaro segnale a tutti: siamo contenti così. In secondo perché per migliorare i punteggi in classifica servono giocatori migliori anche in panchina - i 27 punti dovevano servire da stimolo e non da freno...Detto questo, tra i responsabili c'è anche un allenatore che viaggia nelle ultime sei ad una media di 0.5 punti a gara. I problemi, tra l'altro, si stavano già palesando a dicembre con le sconfitte contro Fiorentina, Toro e Juventus, e il Covid di gennaio li ha solo amplificati. Il problema è che dopo 19 giorni di mercato siamo ancora fermi alla spalla di Dominguez per farlo giocare venerdì. Dopo vedremo cosa accadrà, sperando che almeno Aebischer possa arrivare. In conclusione, ottenere risultati diversi facendo sempre le stesse cose non è possibile. E viene dunque da chiedersi: il Bologna vuole davvero alzare l'asticella?