lo spunto

Extremely angry

Manuel Minguzzi

Su questo ultimo punto, per chiudere, i fattori sono tanti e non sottovalutabili. Oggi la piazza chiede di fatto la testa di tutti, in certi casi anche di Saputo, ma la tifoseria lo ha salvato dallo striscione, tuttavia la stagione è ancora lunga e può annacquare sentimenti e decisioni. Siamo alla sesta partita e la classifica non è compromessa, significa che Mihajlovic potrebbe ancora ritrovare la retta via e produrre un dignitoso Bologna – la proiezione attuale dice 50 punti – e Bigon ritrovare qualche plusvalenza. Oggi magari Saputo caccerebbe tutti, ma a giugno sarà ancora così? Ecco dunque che alla fine il primo a rischiare resta sempre l’allenatore, esonerabile in qualsiasi momento, mentre a livello dirigenziale le tempistiche sono diverse. La vera domanda a cui Saputo dovrebbe rispondere ora, con tutto il rispetto per chi lavora e senza chiedere ghigliottine, è: quali sono i motivi del mancato salto di qualità? Di chi sono le responsabilità principali? Trovando la risposta giusta, Saputo potrebbe anche trovare la soluzione giusta.