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Carlino – Critiche sull’attacco senza Arnautovic

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Le parole di Marco Negri e Giacomo Cipriani sulla sterilità dell'attacco rossoblù

Redazione TuttoBolognaWeb

Lo 0-0 casalingo contro il Torino non è stato un risultato esaltante per il Bologna, che, orfano del suo uomo di punta Marko Arnautovic ha dimostrato di avere un reparto offensivo nullo.

 

 

Dopo aver cambiato modulo per registrare la difesa e aver costruito la fase offensiva sulle giocate e la presenza dell'austriaco, senza di lui la pericolosità del bologna è sintetizzata dall'unico tiro in porta effettuato da Hickey a metà secondo tempo. A pensarla così anche l'ex attaccante rossoblù Marco Negri, secondo cui: " Marko fin qui ha fatto gol pesanti, ma soprattuto è piaciuto l'atteggiamento sempre positivo che porta in campo, dimostrando di essere un leader, uno che trascina i compagni con l'esempio e che non si accontenta; ma al di là della sua assenza, che ovviamente ha pesato, vedo un attacco che ad oggi non è un reparto", continua: "la squadra quest'anno ha perso le sue sicurezze, stando dietro limita i danni e da qui il cambio di modulo deciso da Mihajovic; se il primo pensiero è quello di non prendere gol la fase offensiva ne risente, per questo davanti sei così poco pericoloso. Vedo un attacco che oggi non è un reparto. I tre là davanti non si legano tra di loro, non giocano, come dovrebbero, uno in funzione dell’altro".  Anche Giacomo Cipriani, altro ex rossoblù, ha voluto analizzare la prestazione offensiva, soffermandosi prima su Barrow: "Da lui al terzo anno mi aspettavo di più. Il primo Barrow aveva il cambio di passo, giocava con sfacciataggine e gli riuscivano cose che tecnicamente oggi non gli riescono più, non so darmi una spiegazione" poi continuando: "Arnautovic rende al meglio quando la squadra riesce ad alzare un po’ il baricentro. Non a caso ha fatto i suoi gol contro le squadre della parte destra della classifica. Ma difendendo a tre con due esterni, come De Silvestri e Hickey, che sono più portati a proteggere la linea di difesa che a spingere la fase offensiva ne risente".