lo spunto

Un Dall’Ara che coinvolge anche Motta: nessuno fermi questo Bologna

Manuel Minguzzi
Manuel Minguzzi Caporedattore 

Non è affatto banale che anche un uomo di calcio e di successi come Thiago Motta si sia fatto coinvolgere da questo affetto, da un amore che a volte nel calcio può compiere miracoli inaspettati, l'impossibile che diventa reale e di conseguenza possibile. Vale per la Champions e vale anche per la permanenza di un tecnico corteggiassimo. Oggi il Bologna può tutto, la città lo sa, i giocatori ne sono consapevoli e da qui in avanti sarà una lotta sempre più dura. Resta però l'aria che si respira, liberata dallo smog dei giorni scorsi e sfociata in un flusso di entusiasmo che avvolge e coinvolge, perché il coraggio si trasmette mentre la paura immobilizza. E di paura, qui, non ce n'è più. Nessuno può sapere quale sarà il risultato finale a maggio, ma di sicuro questo Bologna merita il massimo palcoscenico continentale per quello che sta facendo e, siamo sicuri, quello che farà. Di scontato non c'è nulla, soprattutto in questo sport, ma se esistono davvero gli Dei del calcio non possono essere rimasti insensibili di fronte a questo diluvio di amore incondizionato, a questa spinta emotiva che anche un uomo che ha vinto tanto come Motta riconosce e benedice. Se c'è una giustizia calcistica, dopo anni di sofferenze, a fine anno il Bologna dovrà essere in Europa. Se lo meriterebbe più di chiunque altro.

 


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