Eppure fra il Bologna e il Milan c'è una complicità muta, un silenzioso appoggio a distanza. Almeno recentemente. Sarà il logo simile, o perché il nero se visto con fantasia è solo un blu troppo scuro. Di certo c'è che il Bologna ha dato una grossa mano allo Scudetto dei rossoneri, che ancora ricordano delle beffe che si fece Sansone dall'incomprensione fra Perisic e Radu. Rossoblù che non fecero certo sconti ai rossoneri, poi: inchiodarono il Milan sullo 0-0 a San Siro, a un passo dalla fine del campionato, con il garbo di chi viene a Milano con il piglio di lottare e non di passeggiare. Ibrahimovic uscì ferito da uno scontro con Medel, sgorgando lo stesso sangue che avrebbe potuto versare per Sinisa, se avesse ceduto al flirt del Bologna. Ma il destino aveva altri piani, e quel dicembre Zlatan scelse casa Milan, quindi di riportare al presente il passato del Milan. Vincendo. Sabato non sarà della partita, frenato dallo stesso tempo che lui stesso vuole affrontare, così come non ci sarà Sinisa. Indimenticato a Bologna, amato a Milano. Dai nerazzurri fino ai rossoneri, che lo hanno vissuto sulla loro panchina proprio come i tifosi del Dall'Ara. È una partita storica, ancor prima che importante per i rispettivi percorsi attuali. Quindi non banale, come le due tifoserie, punti di riferimento storici del tifo in Italia.
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