lo spunto

Strano, il Bologna sa difendere (e questo Medel serve)

Manuel Minguzzi

Lo spirito di sacrificio, perché c'è sempre qualcuno che deve dare l'esempio, è stato rappresentato bene da due giocatori in particolare. Il redivivo Medel, pensate se fosse sempre stato questo negli ultimi due anni (ti prego, resta...), e Marko Arnautovic, bravo a fare l'Eto'o mourinhano ai tempi del Triplete (e lui c'era). La colonna centrale della squadra ha risposto presente, ben sorretta da un Dominguez onnipresente in mezzo al campo, costruendo solide fondamenta per una tenta difensiva mai traballante, soprattutto nel secondo tempo con l'Atalanta totalmente riversata nella metà campo rossoblù. Non rischiare a Bergamo è impossibile, ma i tiri sono arrivati solo nel primo tempo, quando cioè anche il Bologna ha accettato i ritmi altrui, impostando poi un secondo tempo più di posizione che di pressing. Tutto sommato da una partita così difficile non si poteva chiedere di più, e pazienza se per una volta davanti si è creato poco o nulla. La gioia nel calcio arriva certo dal bel gioco, ma soprattutto dai risultati. E allora forse è meglio uscire da Bergamo con uno zero a zero quasi senza tirare piuttosto che da un 4-2 giocando bene e offensivi ma da perdenti. Quando Mihajlovic avrà trovato il giusto equilibrio tra le due cose probabilmente potremo ammirare il tanto atteso Bologna da salto di qualità. E anche le opinioni è sempre bene mantenerle equilibrate, perché il Bfc ha perso contro una squadra di B ma ha pareggiato contro l'Atalanta che l'anno scorso aveva espugnato Anfield e questo significa non avere grandi riferimenti per un giudizio definitivo. Ora, per concludere, l'unica cosa da fare, se fossi un giocatore rossoblù, è stamparmi bene nella testa l'atteggiamento che ha portato a questo pareggio e riproporlo, senza tentennamenti, ogni volta che si scenderà in campo. E' tutto qui.