Ora, che l'argomento sia delicato da trattare, anche per motivi extra campo, è sotto gli occhi di tutti, ma la china che sta prendendo il Bologna di Sinisa è preoccupante. L'involuzione totale è netta e una ragionamento serio, in società, andrà fatto. Non domani, visto che si rigioca domenica, ma quantomeno sul lungo periodo occorrerà capire se questo tecnico ha ancora la capacità di ridare verve, intensità, gioco e risultati ad una squadra imbambolata e spaesata, che a tratti dà l'impressione di non saper cosa fare e che può essere vista come la preda di turno per chi lotta per salvarsi. Vero che tante occasioni sono state sbagliate, ma nel secondo tempo il Bologna non ha giocato a calcio e atteso che il novantesimo arrivasse non avendo una chiara idea di come imbastire una manovra comprensibile e funzionale. E la rabbia che ha espresso il Dall'Ara va tenuta in considerazione, non perché una società debba decidere sulla base dell'umore del pubblico, ma per comprendere, una volta per tutte, che otto anni di parte destra hanno stancato e che nel 2022 non si può addirittura sentire l'ansia e la paura di rimanere invischiati nella lotta salvezza. Sveglia Bologna. Sveglia.
lo spunto