Il Bologna ce l'ha fatta, verrebbe da dire. Sembrava una maledizione pure Monza, perché il dominio, il vantaggio, il non aver fatto il secondo, aveva spalancato la porta a un errore di Ravaglia, da tempo immemore non si ricordava una incertezza di un portiere, ma alla fine qualcosa si è intravisto nella ricerca di un nuovo vestito calcistico e il risultato ha premiato la prestazione. Che c'è stata, come magari ce n'erano state altre, ma stavolta ancora più convincente per la presa sulla partita a parte i primi minuti. Il predominio del match è parso abbastanza chiaro anche a occhi meno tecnici, sicuramente con aspetti da migliorare, ma altrettanto certamente con smarcamenti studiati e linee di passaggio efficaci che hanno reso la fase di fraseggio di buona qualità. Si riparte da qui, dalla sensazione che qualcosa possa essersi sbloccato nell'intento di ricreare un Bologna ad alto livello come proposta calcistica. Si intravede una strada da seguire, un percorso più nitido davanti quantomeno nell'utilizzo del pallone, sperando che la qualità dei singoli possa emergere in maniera crescente dentro uno spartito efficace.
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