Non è stato il solito Bologna. E' stato un grande Napoli. Una finale senza storia, che fin da subito ha detto che la serata non sarebbe stata a tinte rossoblù. Partenopei più svegli e reattivi, soprattutto più qualitativi, dimostrando di aver cambiato faccia rispetto alla sconfitta di novembre al Dall'Ara. Niente secondo trofeo per il Bologna, che ormai non si può più accontentare di essere arrivato su questi palcoscenici e che ora, dopo la festa di venerdì, si deve leccare un po' le ferite per una finale mal giocata e mal interpretata. I rossoblù non partivano favoriti, ma si giocavano la carta dell'identità, della consapevolezza, della storia da riscrivere, del non farsi sconfiggere in partenza, ma stavolta è andata esattamente al contrario, forse a causa di una stanchezza eccessiva o semplicemente per una partita storta e che a tutti può capitare. Resta il fatto che quella Supercoppa invisa a tanti, per format e location, ora brucia non averla vinta, perché alla fine le finali non si giocano solamente, ma si vincono e, quando si esce sconfitti, il dolore è oltremodo vivo.
lo spunto
Serata storta e senza storia. E’ una Supercoppa che fa male
Bologna dominato dal Napoli, ora la Supercoppa brucia. Adesso reagire in campionato per una seconda parte di stagione da protagonisti

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