Premessa d'obbligo, per non sembrare pazzo: l'infortunio del miglior giocatore è una rogna. Fine, non ci sono dubbi. Ma il calcio sa attrarre nuove opportunità nelle difficoltà e soprattutto fornisce l'esperienza necessaria a fronteggiarle. E il Bologna ce l'ha. Nella scorsa stagione Zirkzee non è praticamente mai stato titolarissimo ed è stato ai box due volte per infortunio: la prima a gennaio e la seconda a febbraio. Diciamo in concomitanza pure con i guai di Arnautovic che hanno privato Motta di un centravanti di ruolo. E siccome Thiago non era nemmeno troppo convinto di Joshua, ha varato soluzioni alternative multiple, partendo da Sansone, passando per Barrow e Aebischer. Insomma, falsi nueve a go go. Bene, se oggi Zirkzee veleggia abbondantemente sopra i 2mila minuti di gioco, l'anno scorso si è fermato a poco più di 800 per sole 19 partite. Significa che il Bologna ha spesso giocato senza di lui riuscendo poi a ottenere il record di punti finale. Nella sola Serie A, Zirkzee è rimasto a guardare per sei partite a causa di due lievi acciacchi e per altre dieci per scelta tecnica.