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Milan-Bologna, i migliori e i peggiori

Franco Cervellati

Inutile negarlo: un pezzo di testa era laggiù, possiamo discuterne finché ne abbiamo voglia. Qui si parla di debolezze umane, non di calcio. I cambi al 60° erano già stati stabiliti, non importa se il Bologna in quel momento era un giocattolo che faceva divertire; secondo il copione bisognava comunque cambiargli qualche pezzo. Per un po' ha continuato a funzionare, poi si è disfatto. Scelta troppo prudente e conservativa? Come sempre mi rimetto alle decisioni di un allenatore che le ha azzeccate sempre o quasi.