lo spunto

Mihajlovic e l’Europa: le ambizioni del club coincidono con quelle del tecnico?

Manuel Minguzzi

Arriviamo al discorso prospettive. Quelle del Bologna, rispetto all’Europa, sono state ridimensionate. Il Covid ha sancito un meno 40 a bilancio, risorse per il mercato non ce n’erano e forse non ce ne saranno a vagonate nemmeno a gennaio. Come si può colmare un gap di venti punti dall’Europa con questa situazione? Servirebbe innanzitutto una crescita generalizzata dell’attuale rosa prima che gli investimenti della proprietà. La differenza di valore tra il Bologna e le squadre da Europa è impossibile da colmare solo con le risorse del patron. E qui mi ricollego a Mihajlovic. Dopo la cavalcata salvezza, con la Roma che era interessata a prenderlo, Sinisa disse chiaramente 'se devo lottare per il decimo posto sto con a casa con mia moglie'. Dopo 18 mesi il Bologna è esattamente decimo e le prospettive europee non sono nitide nel breve periodo. Il Bologna ha l’ambizione di provarci a breve? Forse no. Sinisa ha ambizioni superiori nell’immediato? Forse Sì. Su questo equilibrio si basa il rapporto tra il tecnico e la dirigenza, che contestualmente lo ha rinnovato fino al 2023. Mihajlovic avrà la pazienza di valorizzare il parco giocatori del Bologna e, magari, avere uno sbocco europeo tra due anni? A questa risposta è legato il futuro di Sinisa: se avrà pazienza resterà, se non l’avrà non è da escludere una separazione delle strade. Non è un Bologna da Europa, è un Bologna da decimo posto: esattamente quello per cui Sinisa non sarebbe rimasto.

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