La Lazio sarà priva di Tavares, con Castrovilli lungodegente e con Castellanos e Pedro non al meglio. Baroni dovrebbe partire con Provedel fra i pali; Lazzari, Gila, Romagnoli e Pellegrini in difesa; Guendouzi, Rovella e Vecino a centrocampo; Isaksen, Castellanos e Zaccagni in attacco. Il Bologna, privo di Skorupski febbricitante, Aebischer, El Azzouzi e Ndoye, dovrebbe opporsi ai biancocelesti con Ravaglia in porta; De Silvestri, Beukema, Casale o Lucumì, Miranda in difesa, Freuler e Pobega a centrocampo; Orsolini, Odgaard e Karlsson, dietro all’unica punta Castro. Italiano deve sciogliere ancora qualche dubbio, specie in difesa e a centrocampo mentre davanti, Odgaard dovrebbe ancora spuntarla su Ferguson, non ancora al meglio della condizione, fra l’altro in un match che si annuncia fisico, rognoso e scorbutico. La Lazio si presenta con il terzo attacco del campionato, con 2 reti a partita e con 10 vittorie nelle ultime 11 giocate tra campionato ed Europa League. Nelle prime 6 giornate giocate in casa, la Lazio è la squadra che ha ottenuto più punti di tutte, 16 su 18 disponibili, frutto di 5 vittorie ed un solo pareggio. Dei 140 scontri diretti, i capitolini hanno battuto gli emiliani 54 volte, a fronte di 48 sconfitte e 38 pareggi. La squadra di Baroni viene da 6 successi consecutivi; i biancocelesti non ottengono almeno 7 successi consecutivi tra tutte le competizioni, dal periodo tra settembre e novembre 2017 con Simone Inzaghi in panca. All’epoca i successi furono addirittura 9. Il Bologna viene da 9 risultati utili, consecutivi e negli ultimi 40 anni, una striscia così positiva si è verificata solo lo scorso campionato quando addirittura furono 10 le partite senza sconfitte, tra agosto e novembre 2023. Con l’era dei 3 punti, il Bologna nelle prime 11 giornate (da recuperare Bologna-Milan), solo in 2 occasioni ha fatto meglio: stagione 1996-97’, con Ulivieri in panca e 2002-03’, con Guidolin, 19 punti in entrambi i casi.
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