lo spunto

Innocenti fino a prova contraria, ma intanto si dà spazio a chi ha fatto male al calcio

Manuel Minguzzi

Insomma, se un intero cda ha deciso di dimettersi per fare spazio ad una serie di nomine 'tecniche', evidentemente qualcosa di poco chiaro ci sarà stato. Il presidente ha dichiarato ieri che i rilievi sono ingiustificati e che la società ha agito bene, però tutti se ne sono andati e ora la gestione se l'è presa direttamente il 'cugino', con l'intento di dare una base credibile al club che è sotto accusa non tanto per frodi sportive quanto per frodi a livello contabile, e di conseguenza verso quegli azionisti che magari applaudivano ieri. Non si parla più di una partita falsata, ma di qualcosa che va ben oltre ed è forse peggiore (se tutto venisse dimostrato). E se le intercettazioni già disegnano un quadro fosco senza bisogno di sentenze, almeno per farsi un'idea del modus operandi che prescinde dal fatto che ci sia illecito o meno, c'è chi ancora non riesce a farsene una ragione e grida allo scandalo non per il contenuto delle stesse ma per il fatto che i giornalisti si siano messi a fare il loro mestiere. E se l'ultima carta difensiva diventa improvvisamente un signore radiato forse davvero si è arrivati a scavare sul fondo, così tanto che sono giunte addirittura dure critiche dagli organi di stampa famigliari, forse esausti di avere a che fare con un ex dirigente scomodo per quello che dovrebbe essere il famoso stile di cui tanto si parla. Davanti a noi, dunque, ci sono due possibili scenari: sentenza di innocenza e relative pernacchie da tutti i difensori, sentenza di colpevolezza e strali su un presunto complotto mondiale ai danni dei colpevoli. Tutto già visto sedici anni fa...