Gli allenatori hanno cambiato lo sport bolognese: Bfc, Virtus e Fortitudo trainate dai rispettivi leader

Poi c'è la Virtus. Terza in Eurolega con sei vinte e due perse, partita tra il pessimismo generale e le critiche, la V è oggi una consolidata macchina cestistica e ottimamente plasmata da Luca Banchi, il coach che ha saputo, per ora, ridare energia e rendimento a chi sembrava perduto e dimenticato. Non vincerà l'Eurolega, non arriverà in Final Four, ma tra l'apparente resa che aveva pervaso Scariolo, probabilmente il primo a non credere più nel roster e nella società, e la contagiosa energia di Banchi c'è una differenza sostanziale, abissale, e sta proprio nella cifra cestistica che la squadra riesce a mettere in campo. Non miracoli, certo, ma quando vedi Belinelli ringiovanire o Abass e Lundberg trafiggere Milano capisci che a volte si può andare oltre i pronostici sulla carta, si può andare oltre i livelli preconfezionati da budget e struttura, oltre i propri limiti per fissarli un po' più in là e rendere competitivo ciò che competitivo non era. L'ultima missione di Banchi è migliorare Cacok, difficile ma non impossibile visto l'egregio lavoro svolto fin qui...