La partita del Bologna è stata desolante per ripetitività. Buona costruzione di gioco fino ai 20 metri, poi immancabilmente una scelta sbagliata, senza conclusioni, senza una idea vincente, senza una punta in area a raccogliere anche i cross più succosi. Nessuno ha attaccato la profondità (cit. Mihajlovic) tutti volevano palla sui piedi e anche le scelte più facili, come Orsolini che avrebbe potuto servire Palacio, sono diventate invalicabili. Dietro, poi, c'è la propensione all'autolesionismo, condito da quel pizzico di sfortuna che condanna quasi sempre le squadre più inclini all'errore. Il Bologna di oggi è una squadra che in attacco, sommando tutte le punte, ha segnato praticamente gli stessi gol di Destro, il reietto di turno.
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